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A.I. RISCHIO-OPPORTUNITA’ IMPERDIBILE PER L’UMANITÀ

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8 novembre 2023 – Gabriele Pinosa

Dal 2 novembre gli appassionati dei Beatles, celeberrimo gruppo musicale di Liverpool, hanno potuto ascoltare la loro ultima canzone (187) The Beatles – Now And Then (Official Music Video) – YouTube. Come è stato possibile, dato che i Beatles si sono sciolti oltre cinquant’anni fa (1970) e John Lennon, mito e voce del Gruppo, è morto nel 1980?

Yoko Ono, vedova di Lennon, negli anni Novanta consegnò dei nastri registrati da John contenenti tre inediti da cui è nata “The Beatles Anthology”: i primi due (Free as a bird e Real love) sono effettivamente usciti sull’Anthology, ma il terzo (Now and then) risultava rovinatissimo, quindi non recuperabile. Almeno con la tecnologia del tempo. E qui arriviamo ai giorni nostri: grazie ad alcune tecniche innovative, rese possibili dall’intelligenza artificiale generativa, è possibile addestrare software evoluti a depurare tracce audio in precedenza irrecuperabili.

Tolgono i rumori di fondo, separano diverse fonti di suono dallo stesso file sonoro, correggono le imperfezioni. “Now and then” è stata sottoposta alla “cura dell’A.I.” (Artificial Intelligence) e poi è ritornata in studio, dove sono stati aggiunti basso, batteria, chitarra, pianoforte e voci, elementi umani di cui i fans dei Beatles non potevano fare a meno (cosa che, invece, potrebbe tranquillamente fare l’A.I.!) «Now and then», la tecnologia che ha reso possibile l’ultima canzone dei Beatles – Il Sole 24 ORE

Proprio negli stessi giorni, il Regno Unito ha ospitato il primo summit globale sulla sicurezza dell’A.I. AI Safety Summit 2023 – GOV.UK (www.gov.uk) Il vertice si è tenuto a Bletchley Park, una location evocativa dove oltre ottant’anni fa un gruppo di matematici guidati da Alan Turing riuscì a decifrare il codice ENIGMA, consentendo alle forze Alleate di venire a conoscenza dei piani della Germania nazista Enigma, 80 anni fa la cattura della macchina che ispirò film – Hi-tech – ANSA.

Protagonista del vertice è stato il premier britannico Rishi Sunak che, annunciando la creazione del primo istituto al mondo dedicato alla sicurezza dell’A.I. ha precisato che il governo di Sua Maestà intende

salvare il mondo dalle conseguenze negative e potenzialmente catastrofiche dell’intelligenza artificiale”.

Nonostante ciò, la settimana precedente, in un discorso alla Royal Society (187) LIVE: The Prime Minister Rishi Sunak’s speech on the risks and opportunities of AI – YouTube Sunak aveva dichiarato che

il Regno Unito non si affretterà a regolamentare l’intelligenza artificiale per una questione di principio, perché crediamo nell’innovazione e perché non è possibile avere leggi sensate su ciò che non comprendiamo ancora del tutto”.

Ma allora, quali sarebbero i rischi di ciò che non è stato ancora compreso del tutto? Sempre secondo Sunak,

l’umanità potrebbe perdere completamente il controllo del tipo di A.I. definita super-intelligenza (vedi Nick Bostrom Superintelligenza – Bollati Boringhieri)”.

Tra gli scenari peggiori, il premier britannico ha indicato un forte aumento della disoccupazione e della povertà entro il 2030; la diffusione su larga scala di notizie false per manipolare intere nazioni; l’emersione di tipi di A.I. con “un’autonomia sconcertante” in grado di competere con gli esseri umani al punto da facilitare la costruzione di armi chimiche e biologiche e l’organizzazione di attacchi informatici e terroristici. Non mancano, d’altro canto, le opportunità che Sunak ha riassunto così:

Sono convinto che nulla sia in grado di trasformare la nostra economia, la nostra società e le vite di tutti noi quanto questa tecnologia”.

In effetti, l’A.I. è entrata sotto i riflettori del sistema da meno di un anno, grazie a CHATGPT: L’INGRESSO DELL’A.I. NELLA NOSTRA VITA – GoSpa Consulting come documentato da questa rubrica. In questo poco tempo, è risultato chiaro a tutti che si tratta di una vera e propria rivoluzione, destinata a lasciare il segno nella Storia dell’umanità. Come spiegato da Leonardo Becchetti e Claudio Becchetti nell’analisi pubblicata da Il Sole 24 ore del 26 ottobre u.s. (“La formazione chiave per avere robocolleghi e nuovi posti di lavoro”):

“Gli assistenti virtuali avanzati non si limitano ad automatizzare attività come la redazione di documenti o l’invio di email al nostro posto. Sono capaci di svolgere compiti tradizionalmente umani con più efficienza quasi istantaneamente e a un costo quasi nullo. Pochi hanno preso coscienza di questo cambiamento. Elabora una strategia, riassumi questo video in tre slide, producimi contenuti e un video in un’altra lingua per quest’idea, analizza e decifra questi volumi di dati. O: progetta un software, traduci per comunicare in altre lingue, revisiona il contratto, identifica la possibile malattia da questi sintomi [..] Ora, la pubblica amministrazione ha una carenza media del 35% nel suo organico rispetto al fabbisogno, un deficit che potrebbe toccare il 70% nei prossimi tre anni per i pensionamenti, a meno che non si intraprenda un ampio programma di assunzioni. I robocolleghi possono offrire risposte concrete, occupandosi autonomamente di certe mansioni e supportando i dipendenti pubblici nelle attività che necessitano della componente umana, amplificandone così la produttività”.

La stessa analisi non manca però di metterci in guardia:

Questa evoluzione tecnologica porta con sé rischi e sfide che abbiamo poco tempo per comprendere e gestire. Emergono problemi legati alla privacy, al controllo eccessivo da parte della tecnologia, manipolazione dell’informazione e divulgazione di notizie false. La situazione è simile all’avvento di un super-coltello: prezioso per la sua versatilità, ma che può diventare pericoloso se usato in modo improprio, specialmente quando l’essere umano rinuncia a controllarlo”.

Il controllo: proprio qui sta il punto cruciale. Perché l’A.I. di fatto rappresenta un’arma di straordinaria potenza (il “super coltello”) in grado di sconvolgere gli attuali assetti di potenza a livello globale. Non solo a livello economico e finanziario, ma anche sociale e politico, cioè toccando i gangli strategici del sistema stesso. Quindi, la “corsa all’A.I.” – nessuno può nasconderlo – significa la “corsa all’egemonia sistemica globale”: un boccone talmente ghiotto che, anche volendo, sarebbe illusorio pensare di “poterlo togliere dalla tavola”. Opportunità e rischi si fondono pertanto in un’unica immagine, piena di ineliminabili contraddizioni. Come quella di Elon Musk, che dopo aver chiesto – insieme ad altri imprenditori e scienziati – una moratoria di sei mesi allo sviluppo dell’A.I. Intelligenza artificiale: appello per bloccare per 6 mesi lo sviluppo | Wired Italia(secondo Musk “L’intelligenza artificiale fuori controllo potrebbe portare all’estinzione dell’umanità”) ha lanciato Cos’è e come funziona Grok, la nuova intelligenza artificiale di Elon Musk – la Repubblica che verrà affiancata ad X (ex Twitter) la piattaforma social di sua proprietà.

Com’è andato l’A.I. Safety Summit di Bletchley Park? Un successo, secondo Sunak, che ha parlato di “ago della bilancia che si è spostato a favore dell’umanità”. Sul fronte politico, i leader di 25 Paesi – tra cui USA, Cina e UE – hanno firmato una dichiarazione congiunta che sottolinea la necessità di collaborazione internazionale per sfruttare le opportunità, ma limitare i rischi di uno sviluppo incontrollato dell’A.I.

Michelle Doneland, ministro britannico della Scienza, dell’Innovazione e della Tencologia, ha annunciato che il prossimo summit sull’A.I. si terrà tra sei mesi in Corea del Sud, con un terzo a fine 2024 in Francia. Si tratta di un modello già sperimentato dalle CoP, i summit ONU sul clima, con risultati tanto promettenti a parole (e dichiarazioni d’intenti), quanto deludenti da un punto di vista pratico.

Ogni proposta, per risultare proficua, non potrà che coinvolgere in modo concreto e pragmatico i grandi big sistemici: non solo in termini di Paesi (Cina, Russia, India, oltre che USA ed UE), ma anche le grandi corporate (partendo dai Big Tech americani), cioè i veri protagonisti dello sviluppo dell’A.I.

Che il tema resterà centrale per anni, lo sa bene il Governo italiano che lo ha posto al centro del G7 di cui Roma assumerà la presidenza da gennaio 2024 Intelligenza artificiale: legge quadro e G7 nella strategia italiana – CorCom (corrierecomunicazioni.it). Nel contempo è stato creato un gruppo di esperti, presieduto da Gianluigi Greco (prof. di informatica all’Università della Calabria e presidente dell’Associazione italiana dell’A.I.); un’Authority, una Fondazione per facilitare il fundraising e un fondo per le start-up nel campo dell’A.I. La macchina formale del sistema istituzionale si è messa in moto.

Sul fatto che sarà effettivamente in grado di “controllare l’A.I.” lo vedremo, consapevoli che nel frattempo lo sviluppo dell’A.I. procederà inesorabile, come ben sanno i cittadini dell’Oman Oman al voto con l’intelligenza artificiale/ “Urne virtuali” tramite un’app sul cellulare (ilsussidiario.net)

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