7 dicembre 2022 – di Gabriele Pinosa
“We are on a highway to climate hell, with our foot still on the accelerator”.
È il monito lanciato il 7 novembre dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres all’apertura dei lavori della CoP27 a Sharm El-Sheikh (1178) Cop27, Guterres: “Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico” – YouTube. L’obbiettivo di un’immagine così forte era senza dubbio quello di scuotere le coscienze, oltre alle menti, dei partecipanti su quella che anno dopo anno rappresenta “l’ultima chiamata” dell’umanità a fermarsi, prima del disastro verso il quale si sta dirigendo.
Nonostante visioni spesso non coincidenti, numerosissimi papers scientifici confermano che il mondo sta attraversando il “punto di non ritorno” del cambiamento climatico dovuto all’innalzamento delle temperature globali Factbox: Key takeaways from the IPCC report on climate impacts and adaptation | Reuters. Prima di esaminare accadimenti ed esito della CoP27 è però utile fare un passo indietro, prendendo in esame origine e storia delle Conference of Parties (CoP) cioè dei summit annuali dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change – UNFCCC).
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