13 ottobre 2021 – di Gabriele Pinosa
Il 19 novembre 2008, poco più di due mesi dopo il collasso di Lehman Brothers, Giulio Tremonti, all’epoca Ministro 
dell’Economia, nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico all’Università Cattolica affermò: “La crisi economico-finanziaria che stiamo vivendo assomiglia a un videogame, solo che in questo caso non può essere spento” spiegando come anche nella crisi ci fossero dei mostri da sconfiggere per arrivare al livello successivo. Proseguiva all’epoca Tremonti:
“Il primo mostro è stato quello dei subprime. Il secondo il collasso del credito, poi le bancarotte bancarie e quindi il collasso delle Borse. Dietro l’angolo ce ne sono altri: le carte di debito, le possibili bancarotte societarie e poi il mostro dei mostri: i derivati in cui si presenta un rischio dagli effetti incalcolabili, non gestibili se non con il dominio dell’economia e l’antica sapienza dell’anno sabbatico”.
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