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DEFAULT RUSSO? IMPATTI SISTEMICI

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9 marzo 2022 – di Gabriele Pinosa

La settimana scorsa la Borsa di Mosca non ha aperto alle contrattazioni Borsa Mosca: resta chiusa anche oggi, e’ il quinto giorno di stop – Borsa Italiana Si tratta di un evento storico, con un solo precedente rilevante: il 1917 quando venne chiusa a causa della presa di potere dei bolscevichi. Le negoziazioni rimasero bloccate per 75 anni, riaprendo nel 1992 dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica con la creazione del Micex, il listino dei titoli russi che nel 2011 ha cambiato nome in Moscow Exchange.

La decisione delle autorità russe è stata accompagnata da due ulteriori misure: le limitazioni ai movimenti di capitale all’estero e l’esorbitante aumento dei tassi di interesse La Banca centrale russa alza i tassi d’interesse dal 9,5% al 20% (rainews.it) L’obbiettivo di tali decisioni era la difesa della moneta russa da una potenziale collasso causato dalla fuga dei capitali. Obbiettivo fallito, in quanto dal fine febbraio il rublo è passato da 80 a 120 dollari, subendo una svalutazione del 50%(!)

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