23 marzo 2022 – di Gabriele Pinosa
Il conflitto in Ucraina sta consegnando al sistema globale numerosi messaggi di valore strategico, destinati a modificare i capisaldi sui quali sono state fondate le logiche geopolitiche e macroeconomiche dal Dopoguerra. Tra di essi ve n’è senza dubbio uno che spicca: il ruolo centrale della Cina a livello mondiale. Capirne i motivi è essenziale per studiarne le mosse e cercare di comprenderne le logiche strategiche nel divenire. Venerdì 4 febbraio il presidente russo Vladimir Putin si è recato a Pechino, unico tra i leader di un grande Paese a presenziare all’inaugurazione delle Olimpiadi invernali.
In quell’occasione Putin e Xi Jinping hanno sancito un’alleanza tra Russia e Cina – L’INDIPENDENTE (lindipendente.online) Nello specifico Gazprom e la China National Petroleum Corporation (CNPC) hanno definito un contratto a lungo termine per la fornitura alla Cina di 10 miliardi di metri cubi (bcm) di gas naturale proveniente dall’Estremo Oriente russo, che è stato siglato il 1 marzo L’alleanza del gas tra Russia e Cina (rainews.it) ad invasione dell’Ucraina già iniziata. La vicinanza di Pechino a Mosca è motivata da una visione simile del sistema, che mette in discussione la logica stessa del potere globale, incentrato sull’imperialismo americano e su una visione definita ad immagine dei Paesi Occidentali. A confermare tale tesi vi sono numerosi elementi, tra i quali due di recente manifestazione.
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