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La geopolitica dei mondiali: quando gli affari “superano” lo sport

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14 dicembre 2022 – di Martina Besana

Non tutte le discipline e non tutti gli eventi sportivi hanno lo stesso peso. Più è visibile, più è importante la sua rilevanza geopolitica

così afferma lo storico dello sport Nicola Sbetti, in un suo articolo apparso sul mensile “Domino”, riferendosi ovviamente all’evento sportivo che sta tenendo incollati milioni di spettatori e tifosi in tutto il mondo: il campionato mondiale di calcio maschile in Qatar. Nell’osservazione di Sbetti, in effetti, troviamo gran parte del significato geopolitico di questo mondiale di calcio, iniziato lo scorso novembre nel dissenso e nella protesta generale di molte ONG (Organizzazioni Non Governative) e leader politici.

Il piccolo Paese medio-orientale è stato infatti bersaglio di accese critiche da parte dell’opinione pubblica internazionale che ha condannato aspramente il regime emiratino a causa delle sue politiche e decisioni considerate in violazione dei diritti umani, delle donne e della comunità Lgbtq. Le ultime polemiche hanno riguardato l’annosa questione dei presunti tifosi “stipendiati” direttamente dal governo qatariota per aumentare il seguito dell’evento, senza però dimenticare la pesante accusa relativa alle migliaia di lavoratori morti nella costruzione degli stadi Mondiali in Qatar al via tra le polemiche: dai tifosi pagati ai diritti umani | DIRE.

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