12 aprile 2023 – di Gabriele Pinosa
Ad inizio aprile il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha lanciato un warning: la frammentazione globale ha ridotto gli investimenti diretti esteri Fragmenting Foreign Direct Investment Hits Emerging Economies Hardest (imf.org) Nel documento si legge:
“The US Treasury Secretary argued in April 2022 that firms should move towards the friend-shoring of supply chains. More recently, the European Commission proposed the Net Zero Industry Act to counter the subsidies in the US Inflation Reduction Act. And China aims to replace imported technology with local alternatives to depend less on geopolitical rivals”.
Secondo l’analisi del FMI nel periodo compreso tra il secondo trimestre del 2020 ed il quarto del 2022 gli investimenti diretti esteri (Foreign Direct Investment – FDI) sono diminuiti di quasi il 20% rispetto al livello pre-pandemico. In realtà il calo non è stato omogeneo: USA e UE si sono dimostrati resilienti, mentre mentre la Cina ha perso il 20% di FDI dall’Europa ed il 40% dagli Stati Uniti. Ciò porta il FMI a prendere atto di uno scenario completamente nuovo:
“Over the last decade, the share of FDI flows among geopolitically aligned economies has kept rising, more than the share for countries that are closer geographically, suggesting that geopolitical preferences increasingly drive the geographic footprint of FDI”.
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